(Vasco Rossi al padre)
Vasco vede quel che vediamo anche noi. Siamo in una diversa condizione storica, il tempo non torna indietro, il fez e i calzoni alla zuava non usano più, ma sono loro e ce lo dicono, ce lo ripettono ogni giorno.
Non passa giorno senza che non ci diano qualche chiaro segnale della loro fedele appartenenza: i busti del duce ostentati dalle massime cariche politiche, e qualche ministro sottolinea di tenerlo sul comodino; l'esaltazione della decima mas, i raduni di Acca Larentia, i finanziamenti per Forza Nuova, i francobolli per Italo Foschi e Maffeo Pantaleoni, la sede dei FdI intitolata a Italo Balbo, il mausoleo al generale Graziani, la riesumazione forzata del futurismo...
Anche Francesco Guccini conferma la stessa sensazione di Vasco.
"continuiamo a dirci che non è fascismo, non torna il fascismo degli anni trenta... però ce lo diciamo talmente spesso, più volte alla settimana e più volte per ogni polemica che si accende che comincio anche un po' a dubitarne (...) continua ad accadere che chiunque critica... i magistrati sono tutti comunisti e quelli che criticano sono tutti anti-italiani (...) credono di essere i rappresentanti della italianità" (Pino Corrias)
Ma non ci sono solo i simboli e le apparenze, a cui loro tengono molto, c'è l'autoritarismo che s'impone, la prepotenza, il disprezzo per gli sfortunati, il dileggio dei diversi, la voglia d'immunità per gli abusi di potere e per le torture, l'insofferenza verso ogni limite, il rifiuto di ogni controllo: magistrati comunisti, giornalisti da eliminare, studenti da manganellare, maestre da licenziare, professori da sospendere, storia da riscrivere... e continua connivenza con criminali e mafiosi.
“Si vuole utilizzare il bastone del comando per riscrivere la storia“.“Ho depositato una memoria di 57 pagine in cui ho indicato tutti i buchi neri delle stragi, indicando alcune piste da seguire. Risultato? Ho sentito ostracismo e un’insofferenza nei miei confronti. Hanno parlato di un mio conflitto d’interesse, hanno tentato di buttarmi fuori. C’è una grave responsabilità politica nella maggioranza che si rifiuta di occuparsi delle stragi. Non si interessano delle stragi, perché se si seguono queste piste si arriva a casa loro. Hanno cercato di screditare Falcone e Borsellino quando seguivano le stesse piste”, (Roberto Scarpinato).
Oggi la Commissione Antimafia non sta facendo ciò che dovrebbe. Si muove attraverso una proposta di legge che vorrebbe eliminare i magistrati che operano per questa verità. E fanno di tutto per diffamarli e calunniarli“.
“non possiamo fare altro che denunciare la vergogna di uno Stato che ritiene di poter allontanare i suoi più valorosi servitori" (Salvatore Borsellino)Quello che sta accadendo nella Commissione Antimafia è un segnale gravissimo, ma è solo l'ennesimo di una serie che inizia col decreto anti-rave, la criminalizzazione del dissenso, i divieti imposti alla stampa di dare notizia degli arresti, gli impedimenti alle indagini per l'accertamento dei crimini, la sottrazione di vaste aree di gestione del denaro al controllo della Corte dei Conti... è impossibile non riconoscerli, impacciati davanti alle bare di Cutro, dietro i silenzi di Roccella Jonica, nel servilismo verso i potenti e l'accanimento verso i più deboli.
E se qualcuno canta "Bella Ciao" allora li vedi reagire come i vampiri con l'aglio
Aggiornamento 12 nov 2024 - i recenti fatti di Bologna ci mostrano una nuova manifestazione di appartenenza dei "fascisti del terzo millennio", come si autodefiniscono i militanti di Casapound, a cui non sono estranee le attuali gerarchie dello Stato.
Quelle 300 camicie nere ci sono state, con le svastiche, le note di Faccetta nera, il passo dell’oca. Si tratta di un oltraggio alla città che nessuno potrà rimuovere. (dichiarazioni del sindaco di Bologna)
Era stata concordata una possibilità di manifestare in Piazza della Pace, ma all'ultimo minuto l'esibizione degli sqadristi di Casapound è stata spostata nei pressi della Stazione Ferrovia dove fu compiuta la più sanguinaria delle stragi neofasciste. Una doppia provocazione che sembra orchestrata per provocare e poi accusare la città.
"...esattamente un’ora dopo la manifestazione tutto il governo ha iniziato a fare dichiarazioni contro la nostra città. “Zecche rosse”, “addosso ai centri sociali”, “sinistra connivente con i movimenti”.
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