11 novembre 2024

Uccidere il drago cattivo

Le disuguaglianze ci sono e sono aumentate. A qualcuno basta una folata di vento, come il nome di un nuovo vecchio presidente, per ritrovarsi miracolosamente in tasca  26 miliardi di dollari in più. I nuovi ricchi sono più ricchi dei principi e dei re, ma non li vedremo mai, se non in qualche fotografia che potrebbe anche essere finta. 

Noi comuni mortali non sappiamo neanche come immaginarli i miliardi di dollari, nettare per gli dèi dell'Olimpo, perciò nessuno pensa a come poter limitare la straricchezza e lo strapotere di quei ricchissimi che non vediamo, la nostra abituale tendenza è quella di litigare tra noi e di prendercela coi più poveri: se io mi sento sfruttato e frustrato devi esserlo anche tu, non puoi beneficiare di RdC, di servizi pubblici gratis, di bonus o di elemosine. Te li devi guadagnare, faticare, te li devi meritare e non ti spettano se sei straniero, se sei diverso da me.

E' normale che il ricco o ricchissimo non voglia l'uguaglianza con noi poveracci e che non voglia essere tassato come noi o più di noi. È normale che voglia toglierci quei diritti che abbiamo per poterci asservire senza ostacoli di alcun tipo. Il potere ha sempre sete di altro potere.

Ma perché loro sono così ricchi e noi no?

I ricchi hanno sempre usato una qualche congettura di merito per giustificare la disuguaglianza.  Il merito può essere, a seconda dei tempi,  il sangue blu che scorre nelle vene, il valore militare, qualche divina investitura, la sacra inviolabilità della posizione sociale o, più recentemente, la capacità di creare lavoro, il genio organizzativo o speculativo… c'è sempre qualche merito a giustificare la disuguaglianza e il privilegio e così l'ideologia di destra diventa accettabile.

Eliminare le disuguaglianze o ridurle è l'orizzonte politico della sinistra. In base ad un calcolo di pura convenienza la sinistra dovrebbe avere il consenso del 99% e la destra dell'1%. Ma non è mai così.

Per portare a destra anche quelli che non sono ricchi e non hanno alcun privilegio occorre sempre qualche inganno altrimenti capirebbero che a loro non conviene. Agli immigrati, alle donne, ai neri, ai gay, ai profughi, ai disabili e ai disoccupati non conviene votare per Trump o per Meloni o per Salvini, non conviene neanche ai normali lavoratori che sono comunque penalizzati da troppa disuguaglianza, eppure lo stanno facendo. La destra vince, ma loro non sanno che stanno dando sostegno alla destra, che con la loro scelta anti-casta e anti-establishmenti fanno solo da scudo ai privilegi dei ricchissimi e invisibili padroni. Non lo sanno perché gli è stato detto che destra e sinistra non esistono più. Ci dicono che le contrapposizioni ideologiche siano vecchie ferraglie dei totalitarismi del '900: il fascismo non tornerà, il comunismo voleva cambiare l'economia, ma non l'ha cambiata perché l'economia non si può cambiare, ha solo creato dittature. E se tutto è vuota ideologia cosa resta? Resta la concretezza dell'economia, perché ci dicono che l'economia è una scienza, le sue verità non sono eludibili, gli asini non volano e due più due fa non fa sei.

L'economia come scienza è il nucleo fondante della nuova destra. Una destra che dice di non essere destra, di non essere ideologica e di essere solo "scienza". Si arroga così il ruolo di custode della "verità" e riduce chiunque abbia un'idea diversa al rango di spacciatore di ideologie ingannevoli: così l'uguaglianza diventa una velleità illusoria insieme ad altri diritti; la democrazia appare come una giostra sulla quale si alternano parolai destrorsi e sinistrorsi perlopiù inutili e corrotti; i sindacati non proteggono nessuno e i giudici sono una casta di impuniti, …

Ma allora cosa possiamo fare per stare un po' meglio? 

Se non è il lavoro o l'economia allora dev'esserci qualcuno che ci sta fregando. Ma certo, sveglia, quello che dovresti avere tu lo stanno regalando a chi non lo merita, agli immigrati, ai trans, ai fannulloni che invece di lavorare vogliono il reddito dei buoni a nulla, lo danno anche ai criminali lasciandoli circolare liberamente e tu non puoi neanche difenderti, lo danno ai clandestini facendoli arrivare coi taxi del mare e gli danno la casa popolare, gli danno 35euro al giorno, con smartphone e scarpe nuove… Non devi sopportare tutto questo, ribbellati, fai valere il tuo merito, sei tu che meriti, tu che sei popolo, sei il sovrano, sei l'onesto, sei il bianco, sei il giusto... e via lusingando... 

Populismo significa lusingare il popolo senza proporre nulla di concreto che possa ristabilire un equilibrio economico.

Così, se chi dovrebbe pretendere un po' di uguaglianza non guarda più a dove va a finire la vera grande ricchezza, non può discutere di trust, di hedge fund, swap, future, sub-prime... allora guarderà come nemico il vicino, avrà timore del poveraccio, proverà invidia per chi è solo un po' meno sfruttato… voterà per chi esalta il popolo e promette di rimettere a posto le cose, di castigare i cattivi che hanno generato tutta questa ingiustizia: le fantomatiche elite. Non si capisce mai bene dove stanno, che fanno, se sono pochi o tanti, ma di sicuro li troveremo, li staneremo e li uccideremo come si fa col drago cattivo che divora i bambini e le fanciulle. E' tutta una favola ovviamente. 

Il drago lo puoi travestire in vari modi, puoi vederlo nelle orde di briganti che arrivano dal mare, come quelli che accompagnavano a Sapri Carlo Pisacane; oppure sanculotti con le fasce tricolori; comunisti alla riscossa che segretamente mangiano i bambini; perfidi giudei che odiano l'umanità; satanisti che si riuniscono in tenebrose logge massoniche; ma anche zingari e barboni, giornalisti che nascondono o deformano la verità; LGTB+ che parlano la lingua woke; assistenti sociali in combutta coi medici piddini che rubano i bambini alle famiglie; centri sociali da cui escono come zombie i nuovi briganti che oggi si chiamano antagonisti… scegli tu il nemico che più ti piace, il più cattivo e odioso, non importa quale, ma devi sapere che per combattere un drago cattivo occorre un condottiero ancora più feroce e cattivo: un vero Duce, un Capitano, un Generale, un superbanchiere, un Trump, un Milei che brandisce la motosega, un Grillo furioso che manda tutti a fan… e non farti fregare da chi vuol chiamare fascisti questi impavidi eroi, i fascisti sono solo un'invenzione, Mussolini e Hitler facevano cose buone, sono i cattivi che hanno vinto a descriverceli male. La verità è che al popolo serve un comandante che sappia comandare davvero, uno senza dubbi e senza paura. Non importa che sia ignorante, volgare o corrotto, e neanche che sia ricchissimo… ci serve solo che sia deciso, inflessibile, cattivo, terribile! 

Il nuovo Duce tutto ci può promettere, sicurezza e orgogli nazionale, abolizione delle tasse e posti di lavoro, aumento dei salari e famiglie felici... il Cavaliere di Arcore prometteva anche la cura per il cancro e più pilu per tutti. Tutto fa propaganda, tranne che cambiare il paradigma economico, quello non si tocca, di quello non si discute. l'economia è una scienza riservata alle cure sapienti degli economisti, i nuovi sacerdoti di nuove liturgie celebrate nelle incomprensibili formule dei tassi, degli spread, di hedge fund, swap, future, sub-prime...

La democrazia è roba da mammolette, buonisti che vogliono fare i precisini, i primi della classe con la puzza sotto il naso… puah! Sono loro la causa di tutti mali, loro l'hanno consentito, radical-chic nemici del popolo. Radical-chic è chiunque non dice frocio al frocio, non rimanda indietro i profughi, non disprezza politici e sindacalisti, non sa farsi valere quando ci vuole…

Ovviamente questo ragionare cattivista che tiene a bada comunisti, femministe, socialisti, gay e democratici, sappiamo a chi conviene. Sappiamo che c'erano i ricchi a finanziare le campagne propagandistiche di Mussolini e Hitler, ma non si mostravano, restavano in disparte. Ad agitare i fasci e le svastiche c'era gente comune, gente come noi, carica di paure e tanta voglia di abbattere il drago cattivo.

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