28 dicembre 2020

La pericolosa Eddi

Apprendo dal blog di Davide Grasso che lo scorso 22 dicembre è stata confermata in appello la sorveglianza speciale a Maria Edgarda Marcucci.

Eddi è la ragazza italiana che ha combattuto in Siria contro i jihadisti nelle Unità di protezione delle donne curde Ypj. L'Italia le ha proibito di partecipare a riunioni pubbliche, rientrare a casa dopo le 21, uscirne prima delle 7, avvicinarsi a locali pubblici dopo le 18 ed altro ancora.

Anche se ha combattuto contro l’Isis (e non per, come altri italiani), è stata confermata “pericolosa” per aver mostrato di non credere nella bontà del capitalismo. Non solo le Ypj con cui ha combattuto affermano che lo Stato islamico è una manifestazione (la più estrema) dei caratteri patriarcali e parassitari che troviamo in tutto il mondo di oggi; Eddi ha preso parte prima e dopo la militanza in Siria a una miriade di manifestazioni ispirate da un’analoga condanna della società presente.
“Gravissime” attività, secondo i giudici, che comprovano il “paradigma di pericolosità soggettiva”. Manifestazioni No Tav, contro gruppi neo-fascisti o contro la vendita di armi alla Turchia vengono analizzate alla moviola, nel decreto, per trovare prova di “violenze” che, in mancanza di meglio, vengono riscontrate nelle sue supposte “pose marziali” (sic). Ogni fotogramma che la ritrae in un corteo o in un’azione femminista è passato al setaccio assieme alla lunghezza delle aste di bandiera da lei impugnate o i verbali dei diverbi con i controllori per una multa sul treno.

continua sul blog di Davide Grasso

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