Le notizie di rilievo di questo inizio 2021 sono due. La prima viene da Washington, dove alcuni buzzurri travestiti da barbari hanno dato l'assalto a Capitol Hill, il fastoso palazzo bianco col cupolone, tempio sacro della democrazia che da noi viene chiamato "Campidoglio", sede del Parlamento americano; la seconda riguarda Roma, dove alcuni buzzurri travestiti da politici stanno dando l'assalto al governo di Giuseppe Conte, quel professore senza tessere politiche che ha cercato di riportare a Palazzo Chigi un po' di competenza e di serietà.
Cerchiamo di capire, se possibile, il senso di questi avvenimenti.
Da una parte, quella americana, sembra che Trump, tronfio del suo narcisismo incontrollabile, abbia tentato un colpo di Stato facendo qualcosa di simile a quello che Mussolini aveva minacciato in Italia cento anni fa, dall'altra c'è solo un gruppo di bulli che è andato a piantar grane dentro Palazzo Chigi.
«Potevo fare di quest'aula sorda e grigia un bivacco di manipoli: potevo sprangare il Parlamento e costituire un Governo esclusivamente di fascisti. Potevo: ma non ho, almeno in questo primo tempo, voluto.»
Nelle immagini americane del giorno della Befana possiamo vedere come erano composti i manipoli trumpiani. C'era Jake Angeli con elmo, corna e pelliccia da vichingo, un aspirante attore che ha finalmente trovato il suo momento di celebrità urlando dallo scranno più alto del Congresso; Jake si definisce il Q Shaman (i simboli esibiti dallo sciamano di Qanon analizzati qui); c'era anche Richard "Bigo" Barnett, il suprematista bianco che ha orgogliosamente profanato col suo deretano la scrivania di Nancy Pelosi; Bigo è un appassionato di armi che campa anche grazie ai sussidi anti-covid; c'era Aaron Mostofsky, il figlio di un giudice della Corte Suprema di Brooklyn appartenente alla comunità degli ebrei ortodossi (non sappiamo se si sia incontrato coi neonazisti che partecipavano all'assalto in maglietta nera "Camp Auschwitz"); c'erano anche i nostalgici con le bandiere della confederazione sudista, ma soprattutto uomini e donne che esibiscono la grande Q della comunità di Qanon; Jon Schaffer, il chitarrista della band heavy metal Iced Earth; Jenna Ryan, un'agente immobiliare texana, che è anche conduttrice radiofonica, arrivata a Washington
con quattro amici su un jet privato soprattutto per scattarsi selfie; Adam Johnson è quello che sorride ai fotografi mentre si porta via il pesante leggio del Congresso; c'era Tim Gionet, altro suprematista bianco, già attivo negli scontri di Charlotteville e già bannato da YouTube, che avrebbe partecipato all'assalto pur dichiarando di essere positivo al Covid; c'era Leigh Ann Luck vestita come la statua della libertà.
Purtroppo tra loro c'era, e non c'è più, Ashli Babbitt, 35nne orgogliosa reduce dell'aviazione militare americana, uccisa da un colpo di pistola mentre scavalcava la barriera di un ingresso interno del palazzo. C'era e non c'è più, Roseanne
Boyland, rimasta "schiacciata" dalla folla. Due uomini sono morti, uno per infarto, l'altro per ictus. Un poliziotto, Brian Sidnick, è rimasto ucciso dopo essere stato colpito alla testa con un estintore.
Una vicenda in parte tragica e in parte comica. Una ben strana accozzaglia di gente poco adatta a fare un colpo di Stato. Alcuni giornali parlano di gruppi organizzati come i Proud Boys, la milizia armata che ha già seminato violenza in altri scenari, e altri gruppi come i Boogaloo, i Three Percenters, gli Oath Keepers, i Wolverine... sono tanti i gruppi di estrema destra che auspicano una guerra anti-establishment, ma nell'assalto al Campidoglio non s'è visto niente che avesse carattere realmente militare, salvo qualche bottiglia molotov rimasta inutilizzata.
No, non era e non poteva essere un colpo di Stato.
I rivoltosi sono riusciti ad entrare perchè le guardie hanno volutamente rimosso le transenne, c'era un solo poliziotto a fronteggiare l'ingresso dei manifestanti. Invece di ostacolare l'avanzata, l'agente indietreggia velocemente inseguito da persone che non appaiono minacciose.
![]() |
dietro il primo manifestante si vede uno con le mani alzate e gli altri che esitano ad entrare |
Le grandi sale di Capitol Hill sembrano attraversate da turisti un po' spaesati, tutti intenti a fare riprese video con gli smartphone. Esibiscono bandiere e folcloristici abbigliamenti, ma non sanno cosa fare.
Quando la guardia nazionale arriva a spingerli fuori, escono tutti contenti facendo saluti di vittoria. Quale vittoria festeggiavano se li stavano allontanando proprio per confermare l'elezione di Biden che loro avrebbero voluto impedire? Oggi ci fanno sapere dei licenziamenti e dei procedimenti disciplinari aperti contro di loro, come se fosse vietato al cittadino americano di sostenere politicamente il presidente uscente. Lo sciamano con le corna di bisonte è stato arrestato, ma lui dice di aver semplicemente attraversato una porta aperta. Come dargli torto? La "marcia" era forse una trappola in cui sono caduti i trumpiani più ingenui?
Allora qual è il senso politico di quel che è successo a Washington nel giorno della befana?
Sostanzialmente direi è stata una messa in scena, ma è difficile capire chi sia il regista. Potrebbe essere Trump e il suo fido Rudy Giuliani. Hanno invitato i sostenitori ad impedire la proclamazione del nuovo Presidente e a punire i traditori (Republican In Name Only: RINO). Lo stesso Trump ha poi invitato tutti a ritirarsi pacificamente ringraziandoli come eroici patrioti pronti per una prossima sortita. Oppure i veri registi potrebbero essere quelli che volevano mostrare al mondo la pericolosità di Trump e sono riusciti a dare l'apparenza di un colpo di Stato a una pacifica protesta. Magari l'hanno fatto ordinando alle guardie di non ostacolare l'ingresso e poi di provocare qualche morto per drammatizzare l'evento. Tutto è possibile. Sicuramente molti tra gli agenti e molti tra i manifestanti non potevano avere alcuna vera consapevolezza di quello che stavano facendo.
La sceneggiata è stata recitata da comparse inconsapevoli, ingenui creduloni della teoria Qanon invitati alla rappresentazione scenica dell'uccisione della democrazia.
La democrazia era già moribonda. Lo è da quando il potere economico delle elite finanziarie ha preso il sopravvento sulla politica. La sostituzione è avvenuta un po' alla volta, facendo in modo che la maggioranza non se ne accorgesse. I mandanti sono rimasti nell'ombra, benché non si siano mai nascosti. Erano ben sistemati sulle cattedre di economia dell'Università di Chicago e quelle di geopolitica ad Harvard. I loro libri ben visibili nelle librerie e nelle biblioteche. I loro allievi ai vertici delle società multinazionali e delle banche d'affari hanno saputo attuare la graduale strategia di svuotamento del potere politico. Alcuni di loro adesso andranno ad occupare le poltrone più importanti della nuova amministrazione democratica presieduta da Joe Biden. L'unico partito che detiene un vero potere si chiama lobby e non parteciperà mai alle elezioni democratiche. Trump probabilmente non ha mai letto un libro, men che meno un saggio di Leo Strauss, di Huntington o di Friedman, ma crede fermamente, per fede ideologica, nelle loro teorie socio-economiche, è stato un fedele servitore della lotta di classe al contrario, ha dato un buon contributo a divulgare e inasprire la strategia dello scontro di civiltà, ma Trump probabilmente è uno sciocco, illuso e ignorante, al pari dei suoi sostenitori. Voleva vestire i panni del rivoluzionario ricalcando, sul suolo americano, le orme di Benito Mussolini di cui condivide le idee fondamentali: i parlamenti sono inutili, la democrazia è un fastidio, ci sono io che ho sempre ragione, non serve altro. Del Duce ha imitato l'esibizione di arroganza, il narcisismo, il cinismo, il maschilismo più volgare, le bugie, la furbizia bambinesca di mandare gli altri al rischio di fare la marcia, lo ha imitato perfino nei discorsi in cui esibisce smorfie caricaturali di fronte alle folle oceaniche. Ora viene scaricato dal suo vice, viene bannato dai social-media come un fastidioso troll e sembra che gli stia voltando le spalle anche la bella moglie. Ma la sua vicenda politica forse non si conclude con le pagliacciate del giorno della befana. Se la strategia di smantellamento delle istituzioni democratiche dovesse incontrare altri ostacoli, se nuovi movimenti sorgeranno a contrastare le democrature istituzionalizzate, è sempre possibile che Trump venga richiamato in servizio per fare il lavoro sporco di cui le oligarchie finanziarie potrebbero avere ancora bisogno.
- - - - -
P.S. - L'immagine di Jake Angeli, lo sciamano di QAnon, è apparsa su tutti i giornali del mondo. Molti vi hanno visto un barbaro, forse un vichingo, e noi italiani abbiamo pensato ad Attila nella versione trash inventata da Diego Abbatantuono oppure alle finte orde celtiche di Pontida, invece voleva essere un richiamo alle radici dei nativi americani con corna e pelle di bufalo (lasciando però da parte i tatuaggi di ispirazione neonazista), ma lo sciamano con la faccia stelle e strisce forse non ha considerato che in molte occasioni i seguaci di Trump hanno dimostrato di essere razzisti anche nei confonti dei nativi americani.
- - - - -
Aggiornamento del 30 gennaio: il mio post contiene le impressioni che, come molti, ho avuto davanti alle immagini dell'assalto a capitol Hill. Ora però la stampa americana ci fornisce informazioni che dietro il folclore e le pagliacciate di quella giornata farebbero intravvedere anche l'attuazione di un piano eversivo di tutt'altra portata:
- c'è un video che mostra i saccheggiatori che frugano tra i documenti e ci fa capire che non avevano solo indicazioni precise per muoversi dentro il palazzo e riconoscere anche gli uffici privi di segnalazioni o di nomi, avevano anche una cognizione precisa di quali fossero i deputati repubblicani da considerare amici o nemici;
- all'assalto hanno partecipato uomini appartenenti a corpi militari o di polizia, tra i quali c'era anche chi aveva organizzato gruppi armati e addestrati;
- tra gli assaltatori c'era chi aveva espresso l'intenzione di uccidere e altri che avevano i mezzi per sequestrare persone;
- alcuni documenti sono stati trafugati e un computer portatile di Nancy Pelosi è sparito.
L'estrema destra istigata da Donald Trump non è composta soltanto di gentaglia radanuta per una scomposta manifestazione di protesta.
Qui il racconto di Alexandria Ocasio-Cortez.
E se il "vero" colpo di stato lo avessero fatto Big Tech e Big Pharma?
RispondiEliminaErri, mi stai proponendo il gioco delle dietrologie? Ma quale sarebbe il "vero" colpo?
RispondiEliminaSe ti riferisci a quello passato, che nel post ho definito come "svuotamento della politica", direi di sì, c'è stato e sicuramente ha avvantaggiato i giganti del Web, che però sono nati dopo, e forse anche i brevetti di Big Pharma, ma non si può chiamare "colpo" perché è stato fatto nel corso degli anni e con metodi persuasivi. Se invece parli del presente credo che Big Tech e Big Pharma stanno benissimo, i loro profitti sono al ugualmente sicuro con Biden e con Trump e sarebbero rimasti al sicuro anche se Jake Angeli si fosse proclamato Fuhrer degli USA mettendo fuoco Capitol Hill. Che interesse potrebbero avere a mettere in scena un attacco alla democrazia?