1 dicembre 2021

Il super green-pass

Il super-green-pass ci porterà i super-no-pass che faranno super-proteste anti-green-pass. Sono pazzi, mi direte voi. Sì, un po' sono pazzi, basta guardare le loro manifestazioni. Lo sanno tutti cos'è una manifestazione di protesta, manifestare significa rendersi evidente, palesarsi, mostrarsi. Lo si fa spiegando a tutti le ragioni della protesta e le cose che si vorrebbero. Se la manifestazione passa inosservata non servirà a nulla. La presenza dei giornalisti è essenziale, perciò chi li caccia non è solo un incivile, è anche stupido, fa un danno a se stesso. Eppure è questo che fanno i no-vax, no-mask, no-pass, rifiutano la presenza di giornalisti, li insultano, li aggrediscono, non vogliono essere ripresi. Sarebbe meglio ignorarli, visto che vogliono essere ignorati, invece non si parla d'altro. 

Probabilmente a qualcuno conviene. Forse c'è una strumentalizzazione politica delle proteste, non solo quella di matrice fascista, ora ci si mette anche il governo a dare nuovi argomenti alle proteste dei no-vax e no-pass.

 

Il governo avrebbe potuto isolare gli idioti trattando con gli attivisti delle proteste più ragionevoli, come quella del porto di Trieste. Là non c'era un movimento no-vax (il portavoce dei portuali, Stefano Puzzer, è un vaccinato) c'era una legittima richiesta di lavoratori che operano prevalentemente all'aperto. Un governo ragionevole avrebbe dovuto ascoltare le loro richieste e cercare un compromesso. L'accordo avrebbe potuto contribuire a perfezionare i provvedimenti restrittivi evitando un obbligo generalizzato che appare evidentemente eccessivo; che senso ha il green-pass per un gruista che passa tutta la giornata rinchiuso da solo dentro la sua cabina, o per un camionista, o per un operaio che lavora all'aperto sulle banchina del porto? La questione andava affrontata individuando le categorie di lavoratori che potevano essere esonerate dall'obbligo senza grossi rischi. Invece si sta facendo l'esatto contrario: da una parte il provvedimento punitivo nei riguardi di Stefano Puzzer, dall'altra le nuove preclusioni del super-green-pass a danno dei non vaccinati, anche se sottosposti a tampone negativo. Sono disposizioni irragionevoli e chiaramente punitive. Non rispondono ad esigenze di sanità o di ordine pubblico, andranno solo a rinforzare la teoria della "dittatura sanitaria".

Sarebbe stato molto più utile l'obbligo della mascherina FFP2 su tutti i mezzi pubblici, per l'accesso agli uffici pubblici, ecc.. E' un dispositivo molto visibile, quindi anche facilmente controllabile. Invece i controlli su green-pass e super-green-pass sono difficoltosi e l'autenticità non è sempre certa. Quali vantaggi di carattere sanitario otterremo gettizzando ulteriormente i non-vaccinati che abbiamo già obbligato al periodico controllo tamponale? 

Per peggiorare le cose il governo ha disposto anche l'obbligo vaccinale per tutto il personale scolastico e per le forze dell'ordine. A scuola era già esagerato il green-pass perché gli insegnanti lavorano nella stessa aula degli studenti che finora, soprattutto i più piccoli, arrivano a scuola anche senza vaccino e senza tampone. Gli insegnanti si sono vaccinati quasi tutti per tutelare se stessi, ma la scuola è un settore in cui sarebbe stato molto più utile installare sistemi di ricambio d'aria o attrezzarsi per i test salivari agli studenti, tracciamenti e quarantena immediata in caso di positività accertata in classe o in famiglia. Anche per le forze dell'ordine credo che si sarebbero potute trovare adeguate soluzioni organizzative in modo da evitare l'imposizione dell'obbligo.   

Sembra una catena di scelte ispirate dalla ricerca di uno scontro sociale sempre più aspro. A che pro?

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