Rai3 ci ha fatto un bel regalo. "Presa Diretta" Riccardo Iacona ci ha raccontato la storia di Julian Assange parlando delle vere ragioni per cui è detenuto, prima nella piccola sede di un'ambasciata e poi in un carcere speciale britannico.
"Il caso Assange è il più grande scandalo giudiziario della storia. Io lo paragono al caso Dreyfus, perché questa è la storia di un uomo che è stato giudiziariamente perseguito da noi, in occidente, solo perché ha detto la verità" (Niels Melzer - relatore speciale ONU contro la tortura)
La colpa del giornalista australiano non è quella di aver molestato due donne, non c'era stata alcuna denuncia. La sua colpa è quella di aver fatto giornalismo, cioè di aver raccontato la verità su fatti di grande importanza.
I documenti pubblicati da Wikileaks hanno svelato al mondo gli sporchi segreti della "guerra al terrore": le uccisioni inutili di civili in Iraq (Collateral Murders), le sanguinose rappresaglie americane, l'uso dei droni per uccisioni che spesso colpiscono "per errore" persone innocenti allo scopo di esercitare una giustizia senza processo. Non può dirsi democratico uno stato che usa tali metodi ed esercita anche pressioni illecite su altri governi (anche quello italiano) allo scopo di rapire e torturare presunti nemici. Tutto fuori da ogni legalità.
Su "L'intellettuale dissidente" c'è un'intervista a Niels Melzer. L'intervista è lunga, ma andrebbe letta da tutti.
La puntata di "PresaDiretta" ha mostrato gli spionaggi illeciti e le pressioni inusuali per tenere prigioniero il giornalista Julian Assange. Contrariamente a quel che ci era stato detto per anni Assange non era mai stato denunciato per stupro, le due donne svedesi che ebbero con lui rapporti consensienti si erano rivolte ad un avvocato solo per essere rassicurate da un test hiv. L'indagine svedese fu montata ad arte e poi prolungata oltre i tempi regolari, per prolungare l'arresto di Assange fu impedito l'interrogatorio in territorio inglese. Nel periodo in cui visse da rifugiato all'interno dell'ambasciata inglese dell'Ecuador gli americani riuscirono a corrompere i tecnici informatici per spiare illecitamente Assange e in tal modo riuscirono anche a bloccare il tentativo di concessione di un passaporto diplomatico. L'aspetto più incredibile della vicenda è la volontà di ignorare le prescrizioni dell'ONU da parte di molti stati che si dicono democratici. L'ONU ha dichiarato totalmente illecita la detenzione di Assange.
Oggi Assange è sottoposto ad una carcerazione speciale con divieto di incontrare qualunque persona. E' sottoposto a tortura psicologica. Svezia, Gran Bretagna, Stati Uniti agiscono nel totale disprezzo dei principi democratici e dei diritti umani.
I crimini commessi dagli USA nella loro "guerra al terrore" sono noti grazie a WikiLeaks, le cui rivelazioni hanno fatto emergere anche una completa e deliberata falsificazione delle informazioni. La guerra al terrorismo islamico spacciata per "esportazione delle democrazia" è fatta di terrorismo e di menzogne.
"La guerra al terrore lanciata dagli americani ha comportato una violazione continua e costante dei diritti umani" (Riccardo Iacona)
Lo scandalo delle turture nel carcere iracheno di Abu Ghraib fu svelato dal giornalista Seymour Hersh grazie ad un rapporto firmato dal generale americano Antonio Taguba. Nel rapporto il generale aveva scritto la verità e ciò gli rovinò la carriera.
"nell'esercito americano si fa carriera se si è omertosi" (S.Hersh)
"sono stato nell'esercito 31 anni e ora capisco che ero nella mafia" (A. Taguba)
Chiunque sia sospettato può essere rapito, detenuto senza accuse e senza processo. I reclusi vengono picchiati a morte e tutto resta segreto, coperto, anche i nomi di alcuni ufficiali venivano nascosti all'indagine interna del generale.
Mai nessuno è stato processato negli USA per gli abusi e i crimini commessi.
Il caso del "mauritano", un giovane sequestrato e recluso e torturato nel carcere statunitense di Guantanamo per 14anni, ora è diventato anche un film. L'ex ministro italiano Franco Frattini giustifica la propria adesione a questo metodo affermando semplicemente che si è sempre fatto così: neanche i piloti americani che tranciarono i cavi della funivia del Cermis sono mai stati processati.
L'ex ministro Ignazio La Russa arriva a manifestare la propria ammirazione per le autorità che riescono a proteggere coloro che hanno commesso crimini efferati indossando la divisa del proprio esercito. La complicità italiana nel caso Abu Omar non è stata un'anomalia.
Più di 1300 missioni militari contro l'Iraq sono state autorizzate dal governo italiano. Senza la complicità italiana le missioni in Iraq sarebbero state impossibili.
"il governo italiano è riuscito a prevenire le proteste dei pacifisti che avrebbero potuto intralciare o fermare i treni e i camion che trasportavano in Italia materiale militare (...) il governo Berlusconi ha portato un paese completamente contrario alla guerra il più vicino possibile, politicamente, allo stato di belligeranza (...) Pur riconoscendo che l'Italia può apparire un paese frustrante, arcano e bizantino è il posto perfetto per fare i nostri affari politici e militari." (Melvin Sembler - ambasciatore USA in Italia)
Il metodo giornalistico di Wikileaks, basato su verità e trasparenza delle informazioni, non ha mai provocato conseguenze dannose.
Il pretesto di una potenziale pericolosità della notizia, inventato dal governo americano contro Assange, mette in discussione il principio di libertà di stampa, fondamento della democrazia.
La guerra è sempre inutile. Gino Strada non si stupisce delle menzogne e degli abusi con cui vengono regolarmente coperti i crimini di guerra. Nella guerra tutto viene falsificato. L'unica verità della guerra sono le vittime. Gino Strada ce lo aveva sempre detto, perciò lo insultano ancora, anche ora che non c'è più.
Julian Assange ci ha raccontato la verità sulle guerre "democratiche" degli americani e la verità non è tollerabile.
Se Julian Assange sarà condannato nessun giornalista oserà mai più avvicinarsi ai segreti del potere. La democrazia e la libertà di tutti i paesi occidentali è legata alla sorte di Julian Assange.
Melzer, il funzionario dell'ONU che ha condotto l'inchiesta su Assange, usa la metafora dei cani da guardia per spiegare quel che è successo dopo l'11.9.2001 con la Guerra al Terrore. Ci dice che i servizi segreti sono necessari per difendere lo Stato, ma dovrebbero essere considerati come cani da guardia: i cani sono aggressivi, mordono, e non mordono solo ai ladri, possono attaccare anche il postino, anche gli amici, quindi vanno tenuti alla catena e ben sorvegliati. Dopo la tragedia del 2001 questa sorveglianza è venuta meno. I cani sono stati sciolti e ora sono liberi di vagare ovunque. Nessuno è più protetto dalle leggi fichè questi poteri segreti sono liberi di colpire.
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