24 aprile 2021

Mario Fiorentini e il fascismo che non finisce

In occasione della Festa della Liberazione, che purtroppo continua di anno in anno ad essere coperta da ingiurie e falsificazioni (ora ci tocca di sentire anche la baggianata della liberazione dal coprifuoco), Il Fatto Quotidiano ha pubblicato all'interno di un articolo una delle testimonianze che Gad Lerner sta raccogliendo sul sito di Noi Partigiani.  E' quella del matematico Mario Fiorentini.

Un'altra interessante testimonianza riguarda un partigiano abruzzese la cui storia è stata recentemente pubblicata dalla casa editrice abruzzese Menabò

Ma è bellissima anche la storia di Aldo Costantini, il carabiniere che nel 1944 si rifiutò di sparare sui partigiani. Ora ha 97 anni ed è guarito dal covid.

Credo che sia bellissimo poter ascoltare la voce di un protagonista che all'età di 102 anni dimostra di avere ancora una bella memoria. E' una memoria di cui abbiamo molto bisogno. Non è solo memoria storica di fatti che appartengono al passato perché la resistenza non è mai finita. 

I fascisti di oggi dicono che il fascismo non esiste più, che è una storia conclusa. Ma allora chi è che nei giorni scorsi ha lanciato un attacco informatico per oscurare il sito Noipartigiani.it? chi è che propone celebrazioni pubbliche dedicate al generale Rodolfo Graziani? chi addestra le ronde nere e i picchiatori seriali? chi vuole intitolare le strade alla memoria di Almirante? chi proibisce ad Oriana Civile di parlare in radio del 25 aprile? chi diffonde le minacce di morte contro Liliana Segre? chi le augura di finire in un inceneritore? che cosa impedisce alla Lega di Salvini di prendere le distanze dai neofascisti? cosa spinge i vecchi nostalgici del ventennio, ormai diventati ministri, a voler riabilitare anche il saluto romano? cosa ostacola da anni lo sgombero dei fascisti di Casapound dall'immobile abusivamente occupato? quali idee portano una esponente dei Fratelli d'Italia a tatuarsi simboli neonazisti e inneggiare agli eccidi? perché i peggiori abusi commessi dalle forze dell'ordine, a cominciare dalle umiliazioni inflitte ai profughi fino agli orrori di Bolzaneto, si accompagnano sempre agli inni fascisti? 

Gli storici più importanti sanno che il fascismo non è mai finito e che sta risorgendo perfino in paesi che del fascismo furono vittime, come la Francia e la Russia.

 “Il fascismo è uno stato d’animo, prima di essere un partito politico, e occorre innanzitutto esaminare certi atteggiamenti che non sono coscientemente fascisti, ma possono essere premesse di fascismo, per esempio la cosiddetta maggioranza silenziosa”  (David Maria Turoldo)

La vera forza del fascismo non è mai stata quella degli arditi col pugnale tra i denti, né quella degli squadristi che uccidevano vigliaccamente. Sarebbe stato facile fermarli. La vera forza del fascismo è sempre stata quella di chi resta in silenzio, approvando o tollerando. Gli indifferenti. 

C'è un silenzio che oggi sta svuotando la democrazia (come dice il prof. Emilio Gentile al 9' dell'intervento). Questo pericoloso silenzio lo vediamo nell'indifferenza che circonda l'incredibile persecuzione nei confonti di Julian Assange, vero eroe del giornalismo libero. In Italia si è consumato in silenzio il tentativo di chiudere MicroMega, nota e prestigiosa rivista "per una sinistra illuminata", forse l'unica voce rimasta alla sinistra liberale, mentre il conformismo dell'informazione giornalistica continua a proporci, tra le varie versioni improbabili di una sinistra da usare come punching ball, perfino quella renziana che va ad omaggiare il mandante dell'assassinio del giornalista Khashoggi. 

Ora MicroMega sta cercando di rinascere, dopo essere stata "sfrattata" dal nuovo vertice editoriale di Repubblica, un vertice composto ancora da quei padroni che non si sono mai mostrati in camicia nera e mai lo faranno, ma tutto il ricchissimo archivio di MicroMega è scomparso dal web, così come sembrano scomparsi dal sito dell'Espresso le inchieste più importanti. Chi proverà a cliccare sul link che ho inserito qui sopra sulla parola "umiliazioni" non troverà l'inchiesta di Fabrizio Gatti sulle umiliazioni inflitte ai profughi nel centro accoglienza di Lampedusa. Quell'inchiesta non c'è più, come non c'è più la storia di Giulia, la ragazzina rom sottoposta alle nostre democratiche persecuzioni. Chi e perché sta cancellando parte dell'archivio giornalistico de L'Espresso?

Il fascismo si nasconde, silenzioso, dietro molte maschere. I fascisti agiscono spesso in quello che dovrebbe essere il campo avverso. E' stato sempre così. Ce lo racconta il partigiano Mario Fiorentini e ce lo raccontano le inchieste sul maoismo inventato da Angleton. Sarà davvero di sinistra chi invoca il licenziamento immediato per la maestra torinese che manifestava contro il comizio dei fascisti di Casapound e non chiede un provvedimento analogo per il professore che vuol mettere Liliana Segre nel termovalorizzatore? 

Qui potete ascoltare la testimonianza di Aldo Costantini, il carabiniere condannato a 20 anni di reclusione per il rifiuto di sparare contro i partigiani. Chissà se anche oggi ci saranno persone come lui tra coloro che indossano la divisa delle forze dell'ordine, persone capaci di rifiutarsi di massacrare i ragzzi che dormono sul pavimento della scuola Diaz, o di sparare in faccia ai manifestanti della Val di Susa.

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