"Il Mes non è stato istituito ieri, non è stato attivato la scorsa notte come falsamente e irresponsabilmente dichiarato da, devo fare nomi e cognomi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Non è così. Questo governo non lavora con il favore delle tenebre, parla in faccia agli italiani" (Giuseppe Conte)Il gran polverone sollevato contro il Presidente del Consiglio per queste parole pronunciate durante il comunicato televisivo del 9 aprile mi sembra un segno preoccupante di un degrado culturale. Enrico Mentana dal TG de La7 si è dissociato fino a dire che se avesse conosciuto il contenuto del messaggio di Conte lo avrebbe censurato. Nei comunicati ANSA leggo che "Giuseppe Conte va avanti. Due giorni dopo lo scontro frontale con le opposizioni per le sue accuse "con nomi e cognomi" in diretta tv, non solo non si scusa, ma tiene il punto, difendendo a spada tratta la sua condotta nel merito e nel metodo."
Non si scusa? E di cosa dovrebbe scusarsi?
Prima di sparare giudizi a vanvera cerchiamo di capire di cosa si stava parlando. MES. Quanti lo conoscono? L'emergenza da Coronavirus ha portato l'attenzione di tutti su un meccanismo economico che prima era noto solo ai lettori delle notizie economiche.
Il MES è una organizzazione intergovernativa che esiste da almeno otto anni e l'Italia ne fa parte fin dall'inizio. Ci siamo già dentro per decisione del governo guidato da Mario Monti che agiva sulla base di atti preparatori già predisposti dal precedente governo Berlusconi e dalla maggioranza di centro-destra. Non è l'attuale governo che firma o non firma l'adesione al MES. Quindi chi sta gridando allo scandalo e cerca di suscitare un'ondata di indignazione popolare contro il governo Conte che avrebbe firmato nottetempo l'adesione dell'Italia al MES e l'avrebbe fatto senza una decisione del Parlamento, veramente non sa di cosa parla oppure sta avvelenando i pozzi in un momento già molto difficile per il paese. E' davvero un comportamento da sconsiderati. Stavolta però la caciara non viene solo dai soliti sfascisti (che pure sono diventati molto numerosi e ben piazzati in tutti i canali televisivi dai Porro alle Maglie sempre più simili al furioso generale Pappalardo), però stavolta le gravi falsità sono state diffuse anche da due leader politici e credo che Conte abbia fatto benissimo a richiamarli pubblicamente con nome e cognome. C'è un limite a tutto e c'è un dovere di chi assume ruoli politici.
Articolo 54 Cost. - Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.
Per chi volesse capire un po' le cose, c'è un articolo su Il Post che spiega cos'è il MES. Un altro articolo di Formiche ci dice qual è la posizione presa dal governo italiano.
Chiunque si sia documentato in po' saprà che il MES ha messo a disposizione dei paesi che aderiscono al Meccanisco Europeo di Stabilità somme che potranno essere prese in prestito ad interessi molto vantaggiosi con l'unica condizione (e l'unica forma di controllo esterno) che vengano utilizzate solo per spese (dirette o indirette) riguardanti il settore sanitario. Resta però una questione: ci conviene attingere a quelle somme oppure è meglio arrangiarsi in altro modo? quale potrebbe essere l'altro modo?
Qui vi propongo un video di Giorgio De Marco che ci aveva spiegato con chiarezza alcune cose utili a capire la differenza tra le varie soluzioni possibili.
E' tornato sull'argomento il 22 aprile facendo alcune precisazioni sugli accordi più recenti presi dall'Eurogruppo.
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Qui possiamo leggere le ragioni di chi è contrario all'idea di chiedere il prestito al MES.
Qui un parere di Romano Prodi che invece si dichiara molto favorevole.
Le controindicazioni sull'utilizzo da parte dell'Italia.
Voglio segnalarvi anche i consigli di George Soros. Sì, lui, la bestia nera dei complottisti. Potrete vedere che sono consigli basati sulla sua enorme esperienza dei mercati finanziari e della sua visione chiaramente democratica
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