28 marzo 2018

Persecuzioni a catena

Mireille Knoll aveva 10 anni quando riuscì a salvarsi dal rastrellamento dei nazisti. Furono più di 27mila gli ebrei deportati da Parigi sui treni diretti ai campi di sterminio. Lei si era salvata. Allora. Ora non s'è salvata. E' stata uccisa a 85 anni. L'odio antisemita è penetrato fin dentro la sua casa, una casa popolare di Parigi. Qualcuno l'ha pugnalata undici volte e poi ha bruciato l'appartamento. Da qualche tempo aveva denunciato minacce che subiva per il solo fatto di essere ebrea.


Non è ancora chiaro chi sia stato a colpire l'anziana donna, probabilmente un musulmano o un senzatetto, categorie a loro volta perseguitate. L'esclusione sociale genera rancore e si diffonde a cascata come le tessere di un domino.

La morte di Mireille Knoll è un richiamo importante da non trascurare perché accade in Francia nello stesso momento in cui la giustizia francese si appresta a giudicare Benoit Duclos, colpevole di aver prestato soccorso ad una famiglia di quattro persone, tra cui due bimbi di 2 e 4 anni e la madre incinta. Erano bloccati nella neve in una zona di confine tra Italia e Francia. Il soccorritore è una guida alpina, ha fatto  il suo dovere, ma ora rischia una condanna penale perché la legge non tutela le persone, non è orientata al bene. In questo caso il bene è la vita di quei bimbi e dei loro genitori, ma il bene è anche il soccorso prestato dalla guida alpina, il bene è anche l'onore della Francia che cresce grazie al gesto di Benoit Duclos.

Solo leggi di stampo nazista possono ignorare il bene degli esseri umani, in quanto singoli e in quanto membri di una comunità umana, per tutelare pure astrazioni: linee di frontiera e presunte purezze razziali. Per la legge francese le persone portate in salvo dal signor Duclos (ora sono cinque perché la donna ha dato alla luce un terzo figlio) non sono ebrei da sterminare, ma non sono neanche umani da rispettare, sono soltanto cose da respingere e chi non le respinge viene punito con una logica che ricalca esattamente quella nazista.  Le leggi naziste erano doppiamente disumane perché annientavano l'esistenza di milioni di cittadini etichettandoli come appartenenti a razze inferiori o categorie asociali, ma la stessa persecuzione si estendeva anche ai tedeschi che si rifiutavano di collaborare alle carneficine. Chi aiutava l'ebreo era trattato come un ebreo e questo stanno facendo i francesi nei confronti del buon cittadino francese Benoit Duclos. Lo fanno con una legge che ha appena ucciso una nigeriana di 31 anni, con regolarare permesso di ingresso in territorio francese. Nonostante fosse incinta e malata non hanno consentito l'ingresso al suo compagno. Per respingere una donna incinta e malata il cui accompagnatore non era né un clandestino, né un delinquente, bisogna aver perso ogni residuo di umanità. Anche in Italia il senso di solidarietà umana sta scemando, ma speriamo non fino a questo punto.

Nessun commento:

Posta un commento