Nelle foibe furono gettate le vittime delle rappresaglie compiute dai partigiani titini. E' una storia particolare e diversa da quella dei campi di sterminio nazisti, ma non ci sarebbe mai stata senza l'altra.
Al ricordo delle foibe la rivista Fanpage ha dedicato un'inchiesta che mi sembra costruita con la dovuta obiettività.
Molto apprezzabile le scelta di dare la parola agli storici. In questo modo non si rischia di cadere nella faziosità, come purtroppo accade nei salotti della TV di Stato. A questo link potete trovare un brutto spettacolo messo in scena da un padrino della televisione pubblica che invece di ascoltare gli studiosi li aggredisce. Alessandra Kersevan, invitata proprio nella sua qualità di storica, si era limitata a denunciare l'uso erroneo di una fotografia, ma il conduttore reagisce furiosamente: "lei viene a dire cose che non stanno né in cielo né in terra!".
Quella fotografia è ormai un classico, ci ricascano sempre, quest'anno la Meloni. Certo non sarà gravissimo sbagliarsi su una fotografia, benché gli elmetti italiani siano facilmente riconoscibili, ma il perseverare sempre nel medesimo errore ci fa capire quanto poco studio ci sia da parte di molti predicatori.
A questo link c'è un'interessante casistica delle falsificazioni fotografiche sulla questione delle foibe.
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