L'Italia sta attraversando un periodo buio segnato da decrescita, deindustrializzazione, riduzione dei servizi e dei controlli pubblici, sfiducia generalizzata, demolizione di importanti istituzioni (sanità, scuola, università, previdenza sociale, ecc.) e tutto è accompagnato da un evidente imbarbarimento delle relazioni. Però la campagna elettorale è dominata dalla questione "immigrazione". Le forze politiche di matrice fascista (alcune sono dichiaratamente fasciste, altre si schermano con la presunta inattualità del fascismo) ne stanno facendo il loro cavallo di battaglia.
Per capire quale sia il vero rilievo da dare alla questione possono esserre utili i dati raccolti nel volume, “La normativa sugli immigrati in Italia: tra formalità e
operatività”, realizzato da Paolo Iafrate, docente dell’università Tor
Vergata:
- nel 2004 le denunce contro autore noto sono state
complessivamente 709.614, di cui 480.3781 riguardanti italiani e 229.243
riguardanti cittadini stranieri.
- nel 2014 le denunce sono aumentate a
980.854 complessivamente, di cui 672.876 contro italiani e 308.978
contro stranieri.
L'incidenza è molto alta se letta in proporzione: nel 2004 il numero di denunce nei confronti degli stranieri corrispondeva a più di una denuncia ogni 10 stranieri, mentre per gli italiani l'incidenza era di una denuncia ogni 116 persone.
Nel 2014, tenendo conto della variazione di popolazione, c'è stata una denuncia ogni 16 stranieri, quindi s'è registrata una notevole diminuzione, mentre per gli italiani c'è stato un sensibile aumento, una denuncia ogni 83 persone.
Tra il 2004 e il 2014 le denunce sono
aumentate del 40,1 per cento per gli italiani (da 209.614 a 980.854)
nonostante si tratti di una popolazione in diminuzione (da 56.060.218 a
55.781.17 residenti). Le denunce, invece, sono aumentate in
maniera più contenuta (+34,3%) per gli stranieri, che nel frattempo sono
più che raddoppiati (da 2.402.157 a 5.014.437)
La posizione degli stranieri
è penalmente più esposta, ma non si può fare a meno di constatarne l’andamento
più soddisfacente, come si riscontra anche da un altro aspetto: sulle
denunce con autore noto gli stranieri nel 2004 incidevano per il 32,3
per cento (239.243 su un totale di 709.614), mentre nel 2014 l’incidenza
è stata del 31,4 per cento (e sarebbe stata di molto inferiore se la
popolazione straniera non fosse raddoppiata).
Il problema della criminalità è senz’altro serio, ma va evitato il rischio di una stigmatizzazione a carattere etnico.
Fonte: www.redattoresociale.it
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