11 giugno 2016

Propaganda nazista in edicola

Oggi in edicola è possibile acquistare un quotidiano (Il Giornale diretto da Alessandro Sallusti) e ricevere in omaggio la famigerata autobiografia di Adolf Hitler. La scelta ha indignato poche persone, qualche esponente della sinistra e ovviamente la comunità ebraica, ma non quelli che si dicono moderati, né il padrone della testata che si vanta di essere un liberale.

Il Mein Kampf non è un libro proibito (l'avevano proibito in Germania per ovvie ragioni, ma ora anche là il divieto è stato tolto), quindi nessuno potrebbe meravigliarsi di trovarlo in biblioteca oppure negli scaffali di una libreria. Chi volesse approfondire la conoscenza storica dell'ideologia nazista deve leggerlo, ma in edicola non ha senso, le edicole smerciano volumetti di facile lettura e di ampia diffusione e qui si sta facendo una cosa ben diversa dal venderlo in edicola: lo regalano.

Il regalo non è un semplice invito alla lettura, il regalo ha un costo, è un investimento e si carica sempre di un valore simbolico. Chi se ne sta facendo carico? Perché? Perché si vuol diffondere quel testo? Forse è un modo per "normalizzarlo", anche a rischio che finisca tra le mani di ragazzi o di persone che hanno poco equilibrio nei giudizi e poca conoscenza delle tragedie storiche provocate da quella dottrina?

Sallusti si nasconde dietro la scusa che non c'è divieto. Non c'è, per fortuna siamo in democrazia nonostante Sallusti, e tra persone responsabili non c'è alcun motivo di vietare un libro, ma quello che si sta facendo è propaganda. Si tratta di pura propaganda politica. Sallusti non può inneggiare al Duce e si limita a normalizzare ciò che per esperienza avevamo imparato a ripudiare.

Lo stesso Giornale dello stesso Sallusti aveva già regalato ai lettori il "Testamento politico di Mussolini" (febbraio 2011) in contemporanea con Libero di Feltri e Belpietro che regalavano i diari di Mussolini. Mai che gli interessi storici di queste testate berlusconiane abbiano inclinazioni diverse, magari una biografia di Padre Pio o i memoriali di Aldo Moro che potrebbero interessare ad una più vasta platea di lettori. No, l'interesse storico è solo una debole scusa. Nel 2010 Libero aveva allegato al quotidiano una serie di DVD coi discorsi di Mussolini: "Il Duce, le parole, gli applausi". Certo non potevano dimenticare di sottolineare gli applausi. Si sta facendo propaganda a favore della dottrina nazista in un paese che dopo tanto dolore s'era dato una Costituzione antifascista.

Nessun commento:

Posta un commento