Se le classi dirigenti sono fatte di persone «come noi» e la loro unica impostazione è la demagogia, è chiaro che da una parte ci chiederanno di scegliere (sulle fesserie) e dall’altra noi pretenderemo sempre più di scegliere: siamo come loro.Il berlusconismo cha ha dominato il nostro paese con una demagogia che non era fatta solo di parole e di promesse, ha portato in parlamento una ricca schiera di persone qualunque, di quelle da incontrare al bar o andare a farsi una birra: curriculum politici inesistenti, sorrisoni e pacche e strette di mano.
La retorica berlusconiana non ha mai contrastato gli ideali e i programmi politici della sinistra, si è limitata a denigrare la sinistra intesa come elite, identificata coi radical chic, intellettuali privilegiati che si atteggiano a censori dei vizi altrui.
La politica antielitista è stata perseguita anche dalla Lega di Umberto Bossi portando all'estremo il modello dell'uomo comune (forse si potrebbe dire anche "uomo qualunque") e arrivando così alla esibizione di ignoranza, aggressività, prepotenza, come doti riconoscibili e condivise dai loro elettori.
La demagogia tende ad avvicinare gli eletti agli elettori, li rispecchia, ma in tal modo quelli che dovrebbero essere i leader diventano follower. Il potere non offre più modelli da emulare e la politica non propone più prospettive ideali di progresso e di miglioramento.
Non sarà scoprendo che una parte di italiani vuole cacciare gli stranieri e trovando quindi il modo per cacciarli che si farà una buona politica: «stare sul territorio» – attività di comprensione dei bisogni e ricerca di soluzioni creative e proficue – è diventato un sinonimo di demagogia: invece di starci per modificarlo e migliorarlo, il territorio, pare si debba starci per mimetizzarcisi. «Non capire la gente, ma essere la gente.»La demagogia sembra essere peggiore dell'aristocrazia, dove almeno c'era un senso di responsabilità - noblesse oblige. Ora siamo in un mondo atomizzato dove ognuno fa per sé. In quale grande azienda, in quale banca, in quale TV, in quale università si sente il peso della responsabilità?
le democrazie avranno sempre demagoghi pronti ad alimentare le vanità, a solleticare le passioni e a enfatizzare i sentimenti del momento. Ciò di cui hanno bisogno sono uomini capaci di nuotare controcorrente, di denunciare gli errori commessi, di insistere con maggior forza su un problema quanto più risulta sgradito.
James Bryce
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