In questi giorni si discute molto di intercettazioni telefoniche: alcuni invocano una legge che impedisca di trasformare lo spionaggio telefonico in una pubblica gogna, altri vorrebbero vietare tutte le intercettazioni, altri ancora chiedono la massima libertà di stampa in nome di un diritto a conoscere anche i fatti più nascosti.
A me sembra che l'equilibrio tra il diritto alla riservatezza personale e il diritto all'informazione c'è già nella nostra legge. Proviamo a chiarirlo:
1) Esiste la tutela della privacy per i comuni cittadini: non è giusto e non è lecito pubblicare il contenuto di intercettazioni, neanche quando le stesse siano state prodotte come atti processuali.
2) La privacy non si può invocare per fatti e opinioni espresse da personaggi che sono diventati pubblici perchè essi stessi hanno deciso di candidarsi a rappresentare o a governare la nazione.
Nessuno è obbligato a fare il rappresentante politico, chi sceglie di farlo indossando la veste candida (candidatura) non può chiedere che la legge gli faccia da schermo per coprire le sue macchie!
Quindi se un attore o un cantante o un campione dello sport chiede che nonostante la sua pubblicità gli sia lasciato un margine di privacy, questo è ben comprensibile, ma ciò non è possibile per chi ha assunto una candidatura politica. Tutto quello che può aiutare i cittadini a farsi un corretto giudizio su coloro che si sono "candidati" diventa politicamente importante.
A me sembra che l'equilibrio tra il diritto alla riservatezza personale e il diritto all'informazione c'è già nella nostra legge. Proviamo a chiarirlo:
1) Esiste la tutela della privacy per i comuni cittadini: non è giusto e non è lecito pubblicare il contenuto di intercettazioni, neanche quando le stesse siano state prodotte come atti processuali.
2) La privacy non si può invocare per fatti e opinioni espresse da personaggi che sono diventati pubblici perchè essi stessi hanno deciso di candidarsi a rappresentare o a governare la nazione.
Nessuno è obbligato a fare il rappresentante politico, chi sceglie di farlo indossando la veste candida (candidatura) non può chiedere che la legge gli faccia da schermo per coprire le sue macchie!
Quindi se un attore o un cantante o un campione dello sport chiede che nonostante la sua pubblicità gli sia lasciato un margine di privacy, questo è ben comprensibile, ma ciò non è possibile per chi ha assunto una candidatura politica. Tutto quello che può aiutare i cittadini a farsi un corretto giudizio su coloro che si sono "candidati" diventa politicamente importante.