9 giugno 2006

Imbarbarimento

Diversi fatti di questi ultimi giorni ci mostrano una sostanziale inadeguatezza dei rimedi giudiziari rispetto all'imbarbarimento:

UN TERRORISTA IN PARLAMENTO - un ex terrorista, Sergio D'Elia, già condannato molti anni fa per partecipazione all'omicidio di un agente di polizia è stato eletto deputato al Parlamento e gli sono state affidate funzioni di segretario della Camera dei Deputati; su questa insolita vicenda il Corriere della Sera propone ai suoi lettori l'opinione di Francesca Mambro, pluriassassina non pentita.

LA MATRICIDA NEL GOSSIP - Erika Di Nardo, la spietata carnefice di Novi Ligure, è apparsa sui giornali nelle fotografie che la ritraggono durante una breve uscita dal carcere. La curiosità che la circonda fa già ipotizzare che alla fine della pena, a trentatre anni, sarà una donna giovane e bella pronta a sfruttare la sua terribile fama con interviste e comparsate negli spettacoli e nei giochi dei reality-show con i privilegi economici e sociali di una diva.

I VENDICATORI DELL'AUTO GRAFFIATA - Salvatore Mannino, l'uomo che insieme al proprio figlio ha ucciso, massacrandolo di botte davanti alla moglie e ai figli, un impiegato di 37 anni a causa di una manovra che gli aveva causato un danno all'autovettura è stato condannato a 6 anni di carcere per omicidio preterintenzionale. Una pena che probabilmente gli consentirà di tornare tra poco a vivere da libero cittadino e ad imporre agli altri con brutale ferocia la propria legge illegale.

CHIACCHIERE DA BAR - A questi casi ora si aggiunge la lite nel bar di S. Angelo di Piove di Sacco (PD) dove uno scambio polemico sulle partite di calcio è finito in tragedia: un muratore trentenne ha ucciso a pugni e calci un idraulico di quarantaquattro anni, ha difeso così l'onore della sua squadra. Possiamo pensare che la giustizia emetterà una sentenza esemplare per quest'omicidio assurdo, folle, generato da un'incontrollabile e immotivata ferocia? oppure si continuerà a nascondersi dietro la preterintezione, la colpa involontaria, le circostanze attenuanti, l'ambiente, il fato...

E mentre i lutti e i dolori delle vittime sono cancellati dalla scena mediatica, espulsi dalle nostre coscienze, si discute di amnistia.