3 agosto 2023

Comunisti col Rolex e radical-chic

A me non piacciono gli orologi Rolex, non invidio chi li indossa, non mi piace neanche il caviale, pertanto la questione della gauche-caviar non mi appassiona, però vorrei capire se davvero esiste un principio per cui l'agiatezza o i gusti un po' snob sono incompatibili con l'essere politicamente di sinistra.
Io un nesso non riesco a vederlo. Mi sembrano strane pretese, come quelle di chi si scandalizza se un giovane ama la musica classica: e no, i giovani amano il rap, la trap, il punk o alla peggio il rock, perciò un giovane che ama la musica lirica o sinfonica non va, sarebbe una stonatura, lo dice solo per darsi le arie. Come il ricco che apprezza la giustizia sociale e dice che vorrebbe vivere in un sistema pienamente democratico. E' incoerente. Non si può, signora mia, quelle sono le ideologie dei poracci.

Allora cerchiamo di capire chi è il vero radical-chic, l'antesignano della cultura woke. E' il giovane che ama la lirica o la signora che lo schifa e se ne scandalizza?

Negli anni '70, quando metà degli italiani votavano per i comunisti o i socialisti ebbi la fortuna di conoscere un operaio comunista che possedeva una bella Mercedes, a quei tempi l'equivalente di un Rolex. A chi lo accusava di essere incoerente, lui dava una risposta molto chiara: "Io non faccio il comunista per rimanere povero o per stare peggio, il comunismo serve a farci stare meglio". E lui stava davvero meglio perché era un operaio-socio della CMC, la grande cooperativa rossa di Ravenna, che oltre a dargli una buona retribuzione gli versava anche una quota di utili di impresa. La sua Mercedes se l'era onestamente guadagnata col lavoro ed era la prova di un comunismo che non faceva rima con stalinismo e neanche con povertà. Ne era giustamente orgoglioso.

In una sana dialettica politica le discussioni non dovrebbero dipendere dalla roba che possiedi o da quello che mangi. Ognuno dovrebbe essere libero di schierarsi dalla parte che gli sembra più giusta: il boia può chiedere l'abolizione delle condanne a morte; il ricco può essere favorevole alla redistribuzione delle ricchezze; il mercante di schiavi può accettare l'abolizione della schiavitù. Non è vietato, direi che non fa neanche schifo, anzi mi sembra che queste apparenti incoerenze sono il passaggio necessario per cambiare in meglio la società e soprattutto per farlo senza sassaiole o spargimenti di sangue. Se anche i ricchi lo vogliono, sarà più facile farlo. 

Quindi noi mangiatori di spaghetti, normalmente privi di Rolex e di Mercedes, non ce ne faremo un problema. Il problema si pone per chi giudica la politica dalla stessa posizione della regina Maria-Antonietta, quella che invitava i rivoltosi a mangiare brioche. Il suo altezzoso suggerimento potrebbe riproporsi anche in altre parole: stai qui con me a mangiare brioche e non capisci che quei rivoltosi là fuori si dicono affamati ma non meritano alcuna compassione? 

Brioche, Rolex e caviale bastano a respingere qualunque pretesa. E se qualcuno osasse dire che non tutti si godono la vita allo stesso modo sicuramente sta fingendo. Non vorrai mica pensare che una Elly Schlein, col suo cognome, le sue buone ascendenze e l'armocromista, voglia davvero concedere aiuti o diritti ai poracci? Impossibile. Tutto quello che dice è solo una posa. Oggi è di moda farsi consigliare dall'armocromista, atteggiarsi a LGTB+, accompagnarsi a sardine e grillini. E' radical-chic! Una moda in cui non ci sarebbe alcuna vera sostanza politica. 

Dare o non dare un piccolo reddito a chi non ha nulla è una vuota chiacchiera politichese, come tutte le altre sul precariato, i salari da fame, la sanità privatizzata, la giustizia paralizzata. E' solo un modo per farsi notare.Te lo dice chi vive di lavoro e di fatica facendo esperienza di problemi concreti, te lo dicono Briatore e Santanché, che i radical-chic non li hanno mai sopportati perché loro sanno benissimo che disoccupati, malati, sfruttati, violentati, sono soltanto fannulloni con la mania di lamentarsi, in realtà non hanno alcun bisogno di pane, di salari, di giustizia, di assistenza e di tutele, anzi farebbe loro molto male, come il male che compiono i volontari delle ONG quando vanno a salvare naufraghi in mezzo al mare.

Sì è vero, probabilmente Elly Schlein non ha bisogno di assistenza, di uffici di collocamento, di risarcimenti per violenze che non ha mai subito, di scuole e di studentati per figli che non ha; probabilmente lei mangia caviale e brioche, ma proprio per questo la sua scelta di sostenere politiche di sinistra (anche quando sono solo piccole e discutibili misure a favore di precari, disoccupati, malati, studenti, ecc.) diventa  apprezzabile. Ma proprio per questo diventa l'obiettivo principale dei veri chic poco disposti a tollerare chi vorrebbe schierarsi con le masse dei vessati e degli affamati senzo esserlo: mangiasse le sue brioche la signorina! Tornasse al sua scrivania d'avvocato il capopolo arrivato da Foggia. E pensiamo alle cose serie.

E quali sarebbero le cose serie, di grazia? Per quelli che abbiamo già citato di serio c'è solo il far soldi e sprecarli con la massima ostentazione, per gli altri la rivoluzione, quella vera, non quella finta dei radical-chic

Occorre una vera rivoluzione contro le elite pluto-giudaico-massoniche e pedo-sataniste. - Come, scusa? - Le elite non le vedi? Le elite! - No, no... piuttosto vedo che ho finito i soldi, che non avrò una pensione, che mio figlio non può andare all'università e che mia mamma malata non troverà posto all'ospedale. - Sciocchezze, ti stanno ingannando, guardi troppa TV: destra e sinistra sono la stessa cosa, non c'è differenza; il covid-19 era una comune influenza, oppure era un'arma biologica segreta, ma comunque i medici non l'hanno capito, non capiscono niente di salute; in cielo ci sono le scie chimiche, ma i piloti e gli ingegneri non le vedono; il Papa è un gesuita massone usurpatore sostenuto da preti e cardinali che non capiscono niente di religione; il cambiamento climatico è un grande imbroglio, ma i climatologi non capiscono niente di clima, è una truffa inventata dai poteri forti per sequestrare il superyacht di Briatore, vorrebbero impedire a Trump di viaggiare con la sua flotta di aerei personali e anche noi rischiamo di dover rinunciare al nostro SUV. - No, io non ce l'ho il suv. - Vabbé, ma è uguale. Questo è stalinismo! Ci vuole una rivoluzione! Chiamate il generale Pappalardo

Qui - mi dice ancora il mio amico arrabbiatissimo contro i poteri forti - se stiamo a sentire i gretini ci riporteranno a viaggiare col tram, ci spingeranno a fare case energeticamente autosufficienti, a comprare frutta e verdura dell'orto sotto casa, senza ogm, e impediranno alle povere Corporation del petrolio, del gas e del fracking di riciclarsi in Corporation del nucleare e dell'acqua potabile. Gli ambientalisti credono ancora alla favola di Cernobyl e di Fukushima, poverini, ma se alle fabbriche di armi sarà vietato di prendere in gestione gli acquedotti e non potranno neanche monopolizzare le sementi, la democrazia mi dici che fine farà?  

Forse da qualche parte c'è davvero un comunista col Rolex, ma io sono più preoccupato dei briatori rivoluzionari. 


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