Per trovare qualche notizia sulla strage di Mogadiscio che citavo in un post precedente sono andato a cercare nel blog di Nino Fezza (si chiama Borders ed è linkato nel mio blogroll). C'è una ricca rassegna di notizie che non è facile trovare altrove, ma scorrere quelle notizie è come compiere un viaggio attraverso l'inferno. Borders è un blog sospeso sui confini dell'umano. Non ci sono soltanto i fatti di Mogadiscio e altre stragi terroristiche, c'è una rassegna di orrori che fa assomigliare il blog ad un bus che attraversa le piste dell'inferno. Ho percorso solo le notizie di un mese, dal 15 ottobre al 15 novembre. Un solo girone. C'è la storia di Rajuma, una donna birmana di religione musulmana a cui i soldati hanno ucciso il figlioletto prima di bastonarla e violentarla.
In Malawi danno la caccia ai vampiri, una esaltazione alimentata da una cultura superstiziosa che porta massacrare vittime innocenti.
In India uccidono donne a colpi di bastone (almeno 150 ogni anno) perché ritenute colpevoli di stregoneria.
Trovo anche la notizia del ritrovamento del corpo di Santiago Maldonado, in Argentina, la stessa Argentina di Marta Vasquez. Eroi, ma cosa ne sappiamo noi di Santiago Maldonado, della sua lotta per i diritti civili e dei Mapuches? E cosa ne sappiamo noi di Yendi Guadalupe Torres Castellanos, messicana di 34 anni che, come giudice, era alla guida dell'ufficio per i reati sessuali e i crimini contro la famiglia. Una donna coraggiosa che è stata uccisa invece di essere esaltata.
E ci sono anche le storie che accadono in quel mondo che ci piace immaginare ordinato e civile. Noi ci sentiamo diversi da quelli cattivi che vorrebbero invaderci. Tra noi c'è (c'era) il visetto del piccolo Gabriel, un bambino di 8 anni residente a Los Angeles, ucciso a
colpi di mazza da baseball dal patrigno che lo odiava perché pensava
che avesse tendenze gay.
C'è il caso di una giovane madre di Atlanta che uccide due dei
suoi quattro figli, li cuoce al forno e manda il video al loro padre.
A
Washington il 34enne Joseph Oberhansley è stato condotto davanti al
giudice per aver ucciso tre anni fa la sua ex fidanzata, ne ha
smembrato il corpo e poi ne ha mangiato cuore e cervello. Non sarà condannato perché ritenuto incapace.
La nostra civile Europa non sembra star meglio. Un ricercatore universatario inglese ha confessato davanti al tribunale d'aver violentato almeno 137 bambini. Uno aveva solo 4 anni.
Un distinto 31enne inglese ha ucciso la figlioletta adottiva di 18 mesi spaccandole la testa contro il muro.
A Genova c'è un ventisettenne che si diverte a picchiare i senzatetto, per molti la povertà è diventata una colpa da punire con la morte.
A Torino un uomo che non apprezza gli immigrati ha preso a calci e pugni una ragazzina di 15 anni che era salita sull'autobus per andare a scuola. Aggredita solo perché aveva la pelle scura. E c'è chi dice ancora che gli italiani non sono razzisti.
A Salerno è arrivata una nave con 26 cadaveri di donne. Forse dobbiamo domandarci chi sono quelle donne e perché sono morte, ma i giornalisti sembrano troppo impegnati a magnificare le grandi capacità del ministro Minniti che ha fatto cessare gli sbarchi di clandestini. Quelli vivi s'intende.
Tutte queste notizie stanno nel breve arco di qualche settimana. Ora basta, voglio scendere. Però non potrò esimermi dal dovere civico di tornare a guardare di tanto in tanto le notizie di un mondo vero e poco rassicurante.
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